22 Ottobre 2024
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Scuola: parcheggi sicuri per le due ruote

L’associazione: maggiore ricorso a bici e moto per spostamenti in città
fa aumentare rischio furti

Più parcheggi sicuri per bici e motocicli negli istituti scolastici. È quanto abbiamo chiesto in un comunicato diffuso stamane, sottolineando che “la riapertura delle scuole ha segnato il cambiamento nelle tendenze della mobilità urbana, confermando un maggiore ricorso alle due ruote”.


L’aumento della circolazione di mezzi a due ruote accende necessariamente un campanello d’allarme anche sul rischio furti, un fenomeno che riguarda principalmente le biciclette (più di 400mila all’anno in Italia) e che può ancora crescere se si guardano i numeri. Secondo gli ultimi dati, il mercato delle biciclette ha infatti fatto segnare un secco +60% appena subito dopo il periodo di lockdown, che corrispondono a circa 200mila pezzi in più venduti solo a maggio rispetto al 2019), per poi mantenersi sui livelli molto positivi tipici di un mercato così stagionale, mentre quello delle moto registra da ormai da tre mesi aumenti a doppia cifra (+ 41,2% ad agosto).

Un andamento nei comportamenti confermato anche da una recente ricerca condotta da Swg, che evidenzia la crescente propensione degli italiani ad utilizzare mezzi individuali, in particolare bici e monopattini, per i loro spostamenti in città e anche da un’altra indagine commissionata da Facile.it a mUp research e Norstat dalla quale emerge che quest’anno quasi 1 alunno su 3, pari a circa 2,5 milioni di bambini e ragazzi cambierà, del tutto o in parte, mezzo di trasporto per il tragitto casa-scuola.

Ove possibile è necessario che si pensi ad allestire aree di parcheggio sicure all’interno dei plessi scolastici o nelle zone adiacenti, come anche a modalità od orari di apertura e chiusura dei cancelli ad hoc, in modo da disincentivare i furti, dare maggiore sicurezza agli studenti e proteggere l’investimento in mobilità sostenibile delle loro famiglie”.


Infine alcuni consigli, condivisi con la FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) per disincentivare i malintenzionati: chiudere sempre la bicicletta e scegliere prodotti di qualità per farlo, ancorare il mezzo a un punto fisso, in vista e più in alto possibile, non utilizzare possibilmente ruote e sella a sgancio rapido,
impiegare una seconda chiusura ove possibile, registrarla al Ciclo Registro (database nazionale centralizzato realizzato in collaborazione con i Comuni e le Forze di Polizia www.cicloregistro.it promosso da ANCMA), denunciare sempre e proteggersi da incauti acquisti, richiedendo documenti scritti che attestino la compravendita e la descrizione della bici acquistata.

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