Oltre 600mila le immatricolazioni nei cinque principali mercati del continente, i dati di ACEM descrivono un aumento del 11,3% sullo stesso periodo del 2022
Abbiamo lasciato il primo trimestre 2023 in buona salute – ne avevamo parlato qui – e oggi ritroviamo i dati consolidati di metà anno che segnano un altro aumento positivo. I numeri diffusi da ACEM descrivono un +11,3% sullo stesso periodo dello scorso anno. Le immatricolazioni di nuovi motocicli nei cinque principali mercati europei (Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito) hanno infatti raggiunto le 600.784 unità. Erano 539.644 nel 2022. Tutto questo a riprova dell’interesse crescente in tutta Europa.
Il nostro Paese è quello che cresce di più e si conferma ancora una volta la nazione con il mercato più vitale e importante nell’eurozona. Parliamo di 192.497 unità, +19,1% rispetto all’anno precedente. Molto bene anche la Spagna (102.626 unità, +11,7%), la Germania (129.964 unità, +10,1%) e la Francia (116.224 unità, +7,5%). Volumi sostanzialmente stabili invece nel Regno Unito (59.741 unità, -0,9%).
Per quanto riguarda i ciclomotori, le immatricolazioni hanno raggiunto un totale di 99.782 unità nei sei mercati europei monitorati dall’ACEM (Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi e Spagna). Notizia sicuramente meno confortante, perché questo volume rappresenta una riduzione complessiva del 25,8% rispetto allo scorso anno (134.503 unità), ad eccezione del Belgio che mette in strada 15.864 unità, pari +2,8%.
Commentando l’attuale situazione del settore, Antonio Perlot, Segretario Generale dell’ACEM, ha confermato che “il mercato UE, negli ultimi tre anni, ha mostrato una progressione eccezionale per quanto riguarda i motocicli. I ciclomotori hanno registrato invece una riduzione complessiva del -12% con una quota crescente di propulsione elettrica, anche se altalenante per effetto degli incentivi. Nel complesso, i dati confermano il crescente interesse dei consumatori per le due ruote, sia per la mobilità a breve raggio, che per il tempo libero”.